Non sono mai stato all’altezza di ciò che di buono, di bello, di positivo, di luminoso mi è capitato nella vita. Non sono stato all’altezza dell’amore dei miei genitori e dell’affetto dei miei amici; non sono stato all’altezza dei grandi scrittori e delle loro opere; non sono stato all’altezza delle mie ambizioni, delle mie idee, dei miei sentimenti. Non sono stato all’altezza di Lei, della sua esistenza, della sua presenza, del suo affetto, della sua intelligenza, della sua sensibilità, della sua comprensione, della sua sincerità, del suo egoismo, se anche di egoismo si fosse trattato. Sono l’uomo più insufficiente e meschino che abbia mai conosciuto. Chiunque può fare a meno di me, giustamente, e io per primo. Ad eccezione dei miei genitori, non ho mai tolto né aggiunto nulla alle vite degli altri. In compenso, con la mia inadeguatezza, ho derubato me stesso di tutto. Quel poco che mi resta è persino troppo.